E’ bello essere tornati a scavare a San Cassiano (Riva del Garda) dopo 10 anni. Un sito che ha ancora da dire ma spero che lo dica al più ampio pubblico possibile. Di seguito il comunicato della conferenza stampa tenuta ieri.
Scoperto nel 2004 in occasione del progetto di realizzazione di un’area destinata al deposito dei mezzi della società Trentino Trasporti, il sito archeologico di San Cassiano è stato oggetto di ricerche sistematiche fino al 2006. Si tratta di un’area particolarmente estesa che copre una superficie di circa 6000 metri quadrati e che ha restituito fino ad oggi importantissime testimonianze di epoca romana, altomedievale e medievale.
Dopo dieci anni di sospensione dell’attività di ricerca, nello scorso mese di ottobre, l’Ufficio beni archeologici ha ripreso le indagini. I risultati sono andati oltre le aspettative e hanno permesso di accertare come l’area cimiteriale fosse più estesa del previsto. Sono state messe in luce fino ad ora sette nuove sepolture: tra queste, eccezionale appare una tomba a cremazione, inserita all’interno di un recinto che originariamente doveva essere in legno. Qui è stato possibile riconoscere, fatto del tutto straordinario, consistenti tracce della ritualità che si svolgeva sul luogo di sepoltura. Tantissimi sono i frammenti di ceramica presenti in corrispondenza della lastra di copertura della tomba interpretabili come offerte deposte dai parenti del defunto in occasione del rito funebre; sono state documentate inoltre 4 lucerne collocate all’interno del recinto che avevano una funzione del tutto simile ai lumini che ancora oggi vengono posti sui nostri cimiteri. Le ricerche proseguiranno nelle prossime settimane.
L’evento più antico riportato alla luce nelle precedenti indagini archeologiche è la costruzione di un asse viario, con andamento nord-sud. A partire dalla fine del I secolo d. C., lungo il lato orientale, si sviluppò una estesa area cimiteriale, anche con caratteri monumentali, rimasta in uso fino al IV-V secolo d.C. Lungo il lato occidentale dell’antica strada, nel corso del IV secolo d.C. venne realizzato un esteso complesso rustico-produttivo utilizzato durante tutta l’epoca tardo antica e, a partire dalla fine del V secolo d.C. una chiesa rimasta in uso, con diverse vicende edilizie, fino al XVIII secolo. La parte più meridionale del sito venne interessata, in età altomedievale, dalla costruzione di un grande edificio in cui è stata riconosciuta la “corte regia” testimoniata nelle fonti letterarie. Nel medioevo altre strutture, probabilmente funzionali al luogo di culto, vennero realizzate nella porzione più settentrionale del sito. I risultati di queste prime ricerche sono stati in parte divulgati in occasione della mostra “La via delle anime” tenuta presso il Museo di Riva del Garda nel 2010. (md)
Riprese a cura dell’Ufficio Stampa
Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i beni culturali
Ufficio beni archeologici
Via Mantova, 67 – 38122 Trento
tel. 0461 492161
e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia